In occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne Webboh lab ha lanciato una survey per raccogliere le opinioni sul tema. Hanno risposto 8.000 giovanissime italiane ragazze, di età compresa tra 12 e i 20 anni.

L’83% di loro ritiene che il motivo principale delle cause alla base di comportamenti violenti sulle donne sia rappresentato dal contesto culturale in cui vivono quotidianamente.

Secondo le giovani la causa di natura comportamentale è del tutto marginale: la violenza deriva da una società che ha normalizzato per troppo tempo la posizione e il potere sociale degli uomini.

Dalla ricerca emerge che, nella percezione delle ragazze, esistono almeno 5 profili di uomo violento:

i self absolver (43%)

Uomo che mostra una tendenza a trovare giustificazioni comuni e fornire scuse per il suo comportamento violento. Mentalità che riflette una cultura che perpetua e giustifica violenza. Giustificazioni che contribuiscono a mantenere e razionalizzare il suo comportamento aggressivo.

i medievali (19%)

In questo caso la radice della violenza risiede nella disuguaglianza di potere e nel potere sociale che esercitaoltre ai ruoli di genere che contribuiscono a perpetrare la violenza. Comportamento in parte formato dalla pressione del gruppo, dalla sua storia personale, dai modelli aggressivi presenti in famiglia che hanno un impatto visibile nella sua inclinazione alla violenza.

gli amplifiers of violence (17%)

Uomo con atteggiamenti radicati, dovuti ai ruoli di genere, forti e incisivi. Influenzati da modelli aggressivi e dalla dinamica familiare che supporta una visibilità della violenza. Anche in questo caso le sue azioni violente trovano scuse nel suo comportamento e nelle giustificazioni comuni che riflettono la sua mentalità.

gli underpressured (12%)

Uomo con disturbi, che impattano significativamente sulla propensione alla violenza. Immerso in ambiente culturale che genera violenza, insieme alla disuguaglianza di potere e ruoli di genere che ne derivano. Gli atteggiamenti di forte stress hanno un ruolo nel potenziare il suo comportamento, così come la pressione del gruppo.

i deresponsabilizzati (9%)

Uomo con atteggiamenti violenti dovuti da relazione tra stress e violenza, dove lo stress svolge un ruolo significativo nell’incitare il suo comportamento aggressivo. Correlazione tra notizie e violenza. La dinamica familiare ha un impatto visibile influenzando la percezione e la manifestazione della violenza.

L’individuazione di complessi e differenti profili di uomini violenti porta alla consapevolezza della necessità di misure molteplici che vadano ad agire sui diversi piani. Dalle interviste emerge che che le soluzioni proposte dai diversi esperti – dall’educazione affettiva al percorso psicologico, dalle attività di sensibilizzazione fino all’adozione di misure più restrittive in presenza dei primi segnali di aggressività – debbano essere applicate in modo mirato rispetto ad ogni profilo comportamentale e rispetto al singolo soggetto.

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